Collection(s) : Publications de l'Association internationale d'études occitanes
Paru le 01/02/2021 | Broché 367 pages
Guilhem de l'Olivier fu politico e funzionario ad Arles tra 1200 e 1230, e di lui ci sono rimaste 77 poesie in lingua d'oc, destinate al pubblico dei cavalieri urbani, dei mercanti e delle famiglie che stavano sovvertendo la tradizionale struttura sociale della città rodaniana. Nel suo canzoniere, infatti, trovano spazio la vita municipale e le esigenze di quella classe colta che guidava Arles attraverso complicate vicende istituzionali. Centro commerciale di primaria importanza tra la fine del Cento e i primissimi decenni del Duecento quella che era stata una delle metropoli più fiorenti delle Gallie e una delle capitali dell'impero costantiniano, si trasformò in comune consolare e poi podestarile. In ragione di ciò gruppi sociali fin lì esclusi dalla gestione della cosa pubblica si trovarono quasi improvvisamente proiettati ai vertici del potere ; la città nel suo insieme fu scossa da tali sommovimenti. La produzione poetica di Guilhem si inserisce in questo quadro tanto articolato : i suoi versi propongono una sintesi tra la cultura ufficiale feudal-cortese della fin'amor e l'inedito codice comunicativo che sorresse l'evoluzione istituzionale di Arles. Vero intellettuale municipale, riutilizzando materiali collaudati il poeta propone un modello di civis che sia a un tempo attento al bene comune e avveduto negli interessi individuali. Il suo disegno educativo e formativo emerge con nettezza dall'analisi della sequenza con cui le liriche sono state disposte presumibilmente da Guilhem stesso, del quale dunque potremmo leggere nel ms. R un vero e proprio 'canzoniere d'autore'.
Gerardo Larghi, Laureato all'Università Cattolica di Milano, ha conseguito un dottorato di ricerca in provenzalistica all'Università di Messina. Autore di numerosi contributi relativi alla letteratura occitanica medievale e ai trovatori, ha pubblicato con Saverio Guida il Dizionario Biografico dei Trovatori.